Il contributo volontario delle scuole...alle famiglie! NON E' DOVUTO!

Il contributo volontario

imposto 

dalle scuole alle famiglie!


Nessun istituto può subordinare 

l’iscrizione 

degli alunni al preventivo versamento 

del contributo


Queste molto spesso sono le comunicazioni che leggiamo:

«E’ opportuno ricordare che il versamento da parte delle famiglie del contributo in oggetto non essendo stabilito da norma di legge non è obbligatorio, ma è atto volontario da parte delle famiglie stesse»

«Il contributo volontario, detraibile Legge n. 40/2007 (Decreto Bersani) art. 13, è indispensabile per il miglioramento dell’offerta formativa e della qualità del servizio offerti dalle istituzioni scolastiche e in questa congiuntura economica nessun istituto è nelle condizioni di poterne fare a meno»

«...la richiesta di un contributo finanziario da parte delle Istituzioni Scolastiche è pienamente legittima»,

Di fatto le scuole continuano a chiedere ogni anno alle famiglie una cifra per poter sostenere le spese di gestione e le attività integrative degli studenti. 
Tali cifre vengono poi destinate a  lavoretti di manutenzione, le fotocopie, progetti, colori, armadietti, etc.

 E chi non paga? 
E chi non vuole/può contribuire
...ne ha tutto il diritto!



Il ministro Giannini (che pare abbia stanziato 50 milioni in più per le spese di funzionamento) sostiene : "Non deve essere una vessazione... Attualmente il fondo è di 110 milioni, e viene quindi portato a 160 proprio per prevenire le richieste e le esigenze alle famiglie e arginare il fenomeno, che spesso assume contorni imbarazzanti, con presidi che impongono veri e propri balzelli, iscrizioni condizionate al pagamento di «tasse» extra, prof che sostengono di non poter lavorare senza le risorse in più.  Ritengo che il contributo volontario non possa essere una vessazione per le famiglie –spiega il ministro – I 50 milioni che abbiamo destinato alle scuole servono per rendere il contributo chiesto ai genitori un “ contributo” a spese di qualità»
«L’ordinaria amministrazione, dal toner alla carta igienica, deve essere a carico nostro», sottolinea ancora Giannini. "Ma non è detto che basti: perché, oltre all'effettiva mancanza di risorse con cui le scuole si trovano ogni anno a fronteggiare i bilanci, esiste la questione dei paletti da mettere al contributo richiesto alle famiglie".



Viene da ricordare e sottolineare:

 il principio dell’obbligatorietà e gratuità dell’istruzione previsto dall’articolo 34 della Costituzione

«Nessuna ulteriore capacità impositiva viene riconosciuta dall'ordinamento a favore delle istituzioni scolastiche, pur potendo deliberare la richiesta alle famiglie di contributi di natura volontaria, non trovano però in nessuna norma la fonte di un vero e proprio potere di imposizione che legittimi la pretesa di un versamento obbligatorio di tali contributi».
La circolare Stellacci (nel 2013) spiega che 
"il contributo extra può essere richiesto soltanto come erogazione liberale con cui le famiglie, con spirito collaborativo e nella massima trasparenza, partecipano al miglioramento dell’offerta formativa e al suo ampliamento, 
al di là dei servizi essenziali»

La realtà è diversa dalla fantasia ed oggi come oggi invece molte scuole di fatto sembrano imporre alle famiglie il contributo in più.
Molto spesso specificano che la somma da versare è assolutamente volontaria ma ricordano però che le norme che vietavano esplicitamente il contributo delle famiglie sono state abrogate e che quindi si può dedurre che il legislatore, avendo deciso di eliminare il divieto esplicito abbia inteso rimettere a tutte le tipologie di scuola la facoltà di deliberare e di richiedere alle famiglie il versamento di contributi volontari annuali.

MA NON E' COSI' E NULLA E' DOVUTO!!!

UNA CONSOLAZIONE: le somme versate potranno essere dedotte dalla dichiarazione dei redditi, nella misura del 19% a condizione che il versamento di tali erogazioni sia eseguito tramite banca o ufficio postale ovvero mediante carte di debito, di credito e prepagate, assegni bancari e circolari ovvero mediante altri sistemi di pagamento». 


Che dire? Chi vivrà vedrà! SPERO CHE QUALCOSA CAMBI DAVVERO...MAAAA!

Ciao Sabry!!!

Commenti

Post popolari in questo blog

SOLUZIONE ROMPICAPO N.17 L'albero con due rami e quanti uccellini?

Soluzione ROMPICAPO N.223 "L'erba da tagliare"

LE FASCE! Comprendiamo la bolletta dell'acqua! ...TERZO APPUNTAMENTO!