Addio allo scontrino fiscale cartaceo!
Addio allo scontrino fiscale cartaceo!
Lo scontrino fiscale è stato introdotto a partire dall’1 luglio 1983 come strumento per contrastare l’evasione fiscale.
Nei suoi primi tre anni di esistenza l’obbligo di emissione è stato introdotto progressivamente, e ha riguardato man mano i commercianti che dichiaravano un volume fiscale sempre più basso. Lo scontrino deve contenere la data e ora di emissione, il proprio numero progressivo, alcune informazioni sull'attività commerciale che lo emette, la sua partita IVA, l’importo pagato e il un numero appartenente al registratore di cassa che lo ha emesso.
Attualmente il sistema di emissione per gli scontrini in formato cartaceo prevede il rilascio della stampa a fronte del pagamento del corrispettivo della vendita, con due tipi di scontrino fiscale:
1) Scontrino fiscale emesso da locali aperti al pubblico o spacci interni contenente tutti i dati dell'esercente dal numero di partita IVA al nome e cognome, ditta ecc, l'importo da pagare comprensivo dell'imposta sul valore aggiunto, data e ora emissione e matricola del misuratore fiscale e il logotipo.
2) Scontrino per il commercio ambulante.
A fine giornata, l'esercente stampa lo scontrino di chiusura con l'indicazione del totale dei corrispettivi emessi nell'arco del giorno e che rimane memorizzato nel misuratore fiscale provvisto di sigillo.
Se la misura invece verrà approvata tutto questo iter verrà effettuato automaticamente dal nuovo registratore.
Infatti lo scontrino telematico e ricevuta fiscale digitale è una misura inserita nel piano anti-evasione che verrà discussa con il decreto Milleproroghe 2015 nel CdM del 20 febbraio.
L'obbligo di emissione del nuovo scontrino digitale, potrebbe quindi arrivare proprio il prossimo venerdì ed obbligare gli esercenti a dotarsi dei nuovi registratori di cassa che permetteranno di inviare per via telematica tutti i corrispettivi della giornata all'Agenzia delle Entrate.
Dal 2017 potrebbe essere obbligatorio:
la memorizzazione e la trasmissione telematica al fisco di tutti i corrispettivi giornalieri!
Come? E noi?
Non avremo più lo scontrino?
No!
In realtà tutte le attività sopra citate dovranno dotarsi di una stampante di scontrini digitali!
Cioè?
Cioè noi acquistiamo in contanti o con carta, il commerciante batte il prezzo del prodotto e dalla piccola stampante esce lo scontrino cartaceo.
Queste stampanti di scontrini digitali sono già in commercio, essendo state autorizzate a gennaio 2015 ed il governo pare che per incentivarne l’uso potrebbe accollarsene in tutto o in parte il costo, attraverso un meccanismo di detrazione fiscale.
Ma, in definitiva,
perchè di questo scontrino digitale?
Il perchè del nuovo scontrino digitale 2015 è inserito nel piano anti-evasione del Governo Renzi
Il passaggio dal formato cartaceo a quello elettronico, è uno degli interventi "digitali" anti-evasione contenuti nell’articolo 9 della delega fiscale insieme al potenziamento del Pos obbligatorio per commercianti e liberi professionisti.
"In prospettiva – ha detto Rossella Orlandi – l’attuazione della completa tranciabilità comporterà l’abbandono di alcuni strumenti risultati inefficaci - per combattere l'evasione (come i misuratori fiscali e le ricevute fiscali) -, con minori oneri per le imprese ed il progressivo abbandono di controlli massivi sul territorio da parte dell’amministrazione finanziaria".
Fantasia?
Staremo vedere!
Riporto quanto letto... e sinceramente, per quanto mi senta al passo con la tecnologia, mi sembra un modo ulteriore per appesantire...!
Non so, spero di sbagliarmi essendo solo una cittadina di questa Italia!
Ciao Sabry!
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