Che cosa? I fatti sono questi...e torna anche la posta ordinaria!


Dalle mie parti si dice...
NON CAPISCO MA MI ADEGUO! 

ED E' QUELLO CHE OGNUNO DI NOI FARA' .
QUANTO VI RIPORTO CORRISPONDERÀ' AL VERO!
OGNI COMMENTO LO LASCIO A VOI CHE LEGGETE.
I FATTI SONO QUESTI.
E SICCOME A SCRIVERVI NON SPEDISCE UNA LETTERA DA ANNI...perchè nel 2015 non è una necessità! ...ma una sola e molto remota (possibilità)!...


Poste Italiane ha inviato all’Agcom la sua proposta di aumento delle tariffe della corrispondenza. 


Brevemente:

  • sarà ripristinata la corrispondenza ordinaria (soppressa il 1 Maggio 2006), con un aggravio di costo spropositato: si passa infatti da 0,45 € a 1,00 €, portando il recapito a 5 giorni.
  • la posta prioritaria passa da 0,80 € a 3,00 € con il recapito entro 2 giorni e per la tracciabilità, sorrido. Sul sito di Poste Italiane si avranno le informazioni sul recapito o meno dell’invio prioritario, ma quanto riportato non costituisce certificazione!


Federconsumatori e Adusbef :
«Inaccettabile la proposta di aumentare le tariffe della corrispondenza, già inoltrata all’AGCOM per l’approvazione. 

Nel dettaglio sarà ripristinata la corrispondenza ordinaria (che per la cronaca fu soppressa il 1 maggio 2006), con un aggravio di costo spropositato: si passa infatti da 0,45 € a 1,00 €, portando il recapito a 5 giorni. 

E va anche peggio per la posta prioritaria che passa da 0,80 € a 3,00 € con il recapito entro 2 giorni e tracciabilità alquanto curiosa, nel senso che sul sito di Poste Italiane si avranno le informazioni sul recapito o meno dell’invio prioritario, ma quanto riportato non costituisce certificazione! 

Aumenti fuori dalla norma, che appaiono in forte contrasto non solo con il servizio offerto, a dir poco scadente tra ritardi e mancati recapiti che causano enormi danni ai cittadini, ma anche in relazione all'andamento dell'inflazione, il cui tasso medio nel 2014 è stato dello 0,2%, in netta frenata rispetto al 2013. Gli incrementi decisi da Poste non trovano nessuna giustificazione ammissibile. 

Tra l'altro determineranno aumenti medi per ogni famiglia di circa +121 Euro annui. È inaudito che per un servizio così scarso e inaffidabile i cittadini debbano pagare somme simili. Per questo Federconsumatori e Adusbef chiedono all'AGCOM di respingere con fermezza questi aumenti spropositati, invitando, piuttosto, Poste di fare il proprio mestiere garantendo il servizio di corrispondenza ai cittadini».

Ogni commento lo lascio a voi!

Ciao Sabry




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