2015 - Rivalutazione delle prestazioni accessorie - Ma cosa sono?
Per l'anno 2015 sono stati rivalutati (0.20%)
gli importi economici
"del lavoro accessorio,
i buoni lavoro o voucher INPS"!
Per il 2014 l’ISTAT ha comunicato, nella misura dello 0,20%, la variazione percentuale verificatasi nell’indice dei prezzi al consumo, per la famiglie degli operai e degli impiegati.
Quindi con la circolare n. 77 dell’Istituto nazionale di previdenza sociale sono stati aggiornati i limiti economici per le prestazioni di lavoro accessorio. In altri termini i limiti delle prestazioni pagate con i buoni lavoro o voucher Inps.
Il compenso massimo che un lavoratore può percepire per le prestazioni occasionali (riferito all'anno solare e per la totalità di committenti) sono rideterminati come segue:valori netti
- € 5.060 per la totalità dei committenti nel corso di un anno solare;
- € 2.020 in caso di committenti imprenditori commerciali o liberi professionisti nel corso di un anno solare.
valori lordi
- € 6.746 per la totalità dei committenti nel corso di un anno solare
- € 2.693 in caso di committenti imprenditori commerciali o liberi professionisti nel corso di un anno solare.
Ma cos'è e come funziona il lavoro accessorio? Ed il pagamento con voucher?
Il vantaggio per del datore di lavoro è quello di beneficiare di prestazioni nella completa legalità, con copertura assicurativa INAIL per eventuali incidenti sul lavoro, senza rischiare vertenze e senza dover stipulare alcun tipo di contratto.
Il prestatore invece può integrare le sue entrate attraverso queste prestazioni occasionali, il cui compenso è esente da ogni imposizione fiscale e non incide sullo stato di disoccupato o inoccupato. Inoltre la prestazione accessoria è cumulabile con i trattamenti pensionistici e compatibile con i versamenti volontari.
Il lavoro accessorio è una modalità di prestazione lavorativa che ha come finalità quella di regolamentare quelle prestazioni occasionali, che in quanto svolte in maniera occasionale non sono riconducibili a contratti di lavoro. Lo scopo in altri termini è quello di tutelare situazioni non regolamentate.
Il pagamento avviene attraverso 'buoni lavoro' (voucher).
Il valore netto di un voucher da 10 euro nominali, che viene dato al lavoratore, è di 7,50 euro e corrisponde al compenso minimo di un’ora di prestazione (fa ecczione solo il settore agricolo, dove occorre sottostare al contratto di riferimento).
La copertura previdenziale INPS e quella assicurativa INAIL, sono garantite.
E' disponibile anche un buono 'multiplo’, del valore di 50 euro equivalente a cinque buoni non separabili ed un buono da 20 euro equivalente a due buoni non separabili.
I Voucher possono essere acquistati:
- cartacei presso le Sedi INPS
- telematicamente
- presso i rivenditori di generi di monopolio autorizzati
- presso gli sportelli bancari abilitati
- presso tutti gli Uffici Postali del territorio nazionale.
Chi può usufruirne?
I committenti possono essere:
- famiglie;
- enti senza fini di lucro;
- soggetti non imprenditori;
- imprese familiari;
- imprenditori agricoli;
- imprenditori operanti in tutti i settori;
- committenti pubblici.
I prestatori al lavoro accessorio sono:
- pensionati
- studenti nei periodi di vacanza
- percettori di prestazioni integrative del salario o sostegno al reddito
- lavoratori in part-time
- altre categorie di prestatori (inoccupati, titolari di indennità di disoccupazione Mini-ASpI e Mini-ASpI 2012, di disoccupazione speciale per agricoltura, lavoratori autonomi, lavoratori dipendenti pubblici e privati.
- prestatori extracomunitari
- NO ai lavoratori subordinati.
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